I piatti della cucina ischitana sono simili a quelli della regione Campania o per meglio dire mediterranea, quella più apprezzata nel mondo per la delicatezza dei suoi sapori ed odori; infatti l’isola d’Ischia si colloca perfettamente in questa realtà alimentare.

Ad Ischia ci sono molte campagne immerse nel verde dove tanti contadini allevano conigli, galline e polli, lavorano la terra e portano sulle tavole ischitane prodotti genuini di qualità.

Sull’isola infatti, si coltiva molta frutta come pesche, albicocche, mele, ciliegie, fichi e in alcune zone anche i fichi d’india, agrumi come arance, limoni, mandarini e pompelmi rosa.

Quasi tutti gli abitanti del posto, vicino casa, posseggono dei piccoli orticelli dove coltivano ortaggi di primissima necessità come insalata, pomodori, patate, fave, piselli e zucchine.

Ischia offre una svariata scelta di piatti a base di pesce azzurro, frutti di mare e polipi. Negli ultimi tempi inoltre, grazie al parco marino protetto costituito per il recupero di specie ittiche in via d’estinzione nei mari della nostra isola, i pescatori intravedono effetti positivi nelle aree a loro concesse, incominciando a pescare anche le aragoste.

Nonostante la pesca rappresenti un’importante risorsa, ciò che caratterizza la cucina ischitana è il coniglio, la cui ricetta è tramandata da generazioni.

Sull’isola d’Ischia è molto praticata la coltivazione della vite, che fu introdotta dagli antichi greci.
I vini più conosciuti sono: Ischia Bianco DOC, il Biancolella, il Forastera e il Per’e Palummo.

Nello stesso anno:

Leggi anche