L’isola d’Ischia è costituita essenzialmente da depositi detritici in affioramento che rappresentano gli accumuli di fenomeni franosi legati a meccanismi di debris flow o colate detritiche torrentizie (trasporto di materiale solido da parte di fluido in ambiente montano), connessi all’attivtà vulcano-tettonica associata alle fasi di surrezione del Monte Epomeo. È possibile individuare varie unità litostratigrafiche:

  • depositi detritici, nel settore centro-occidentale dell’isola, di colore variabile dal beige al marrone, dal giallognolo al verdastro, con una matrice prevalentemente sabbiosa, ma ben cementata e addensata, e con la presenza di materiali eterometrici (da millimetrici a metrici) ed eterogenei (tufi, lave, siltiti e marne). Depositi piroclastici e paleosuoli si intersecano tra le associazioni sedimetologiche e con essi troviamo intercanalazioni di Tufo Verde con volumetrie fino a circa 8000 m cubi;
  • piroclasti saldate (tufi) ed incoerenti nel settore orientale del Graben di Ischia e nel settore sud-occidentale. I piroclasti incoerenti sono generalmente costituite da brecce pomicee e scoriacee. Le pomici sono di colore biancastro e presentano un grado variabile di porfiricità e vescicolazione; sono associate a blocchi di scorie laviche, di colore dal grigio nerastro al rossastro e di ossidiana.
  • depositi lavici presenti sia nel settore orientale che occidentale. Nel primo, i prodotti laviici, oltre a costituire le colate laviche dell’Arso, di Rio Carbone e di Monte Rotaro, si rilevano lungo la fascia costiera e in corrispondenza dei numerosi duomi lavici e centri eruttivi (Monte Trippodi, Costa Sparaina, Posta Lubrano, Montagnone-Maschiatta, Monte Rotaro). Nel settore occidentale, le lave affiorano lungo le porzioni basali del promontorio di Sant’Angelo e costituiscono il promontorio di Zaro e la parte basale di Monte Vico, a nord. Un ulteriore piccolo affioramento si trova, inoltre, nella Regione Bocca. Nel complesso, tutti i corpi lavici sono costituiti da lave compatte di natura alcalitrachitica, di colore da gricgio chiaro a grigio scuro.
  • depositi ascrivibili alla formazione di Colle Jetto, nel settore settentrionale e precisamente nelle località di Cava Leccie, Buceto, Ietto e Campomanno, in un’area compresa tra l’abitato di Casamicciola, a nord, i rilievi di Monte Trippodi, ad est, e Monte Epomeo ad Ovest.. tale deposito è costituito da un’alternanza di siltiti biancastre ed arenarie giallognole. Ad est di Colle Jetto il deposito presenta una matrice calcarea con abbondanti fossili.
  • tufiti del Monte Epomeo, che affiornano a sud-est della cresta del Monte Epomeo e sono costituite da una matrice siltosa di colore verde e giallastro contenenti clasti di cristalli di sanidino, pomici e lave.
  • Tufo Verde che rappresenta l’ossatura del rilievo del Monte Epomeo. In particolare, essa affiora lungo le creste dei versanti settentrionali dei comuni di Casamicciola, Lacco Ameno, Forio e Serrara Fontana.
  • depositi eluvio-colluviali, costituite da prodotti di rimaneggiamento di piroclastici sciolte e affioranti nelle aree depresse dei crateri di Campotese e Panza (nel settore sud occidentale), in quelli di Vateliero e Molara (nel settore sud-orienatale), oltre che nella depressione de “I Piani” e nelle aree pianeggianti prossime ai litorali (Casamicciola – Lacco Ameno – Ischia Porto).

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